Software development in house vs outsourcing: tutti i pro e contro

Quando un’azienda ha bisogno di applicazioni personalizzate e gestionali su misura, la decisione tra software development in-house vs outsourcing è una scelta tattica e strategica.


Indice


Sviluppo software in-house VS outsourcing, cosa conviene? Ecco l’analisi per scegliere la soluzione migliore

Dalla raccolta dei requisiti all’analisi, dalla progettazione allo sviluppo, dal testing al fine tuning, dal rilascio al presidio degli aggiornamenti e delle patch, tutte le fasi del ciclo di sviluppo richiedono una pianificazione attenta e una gestione meticolosa delle risorse. Soprattutto considerando il time to market serrato che impone alle aziende di adattarsi rapidamente ai cambiamenti e alle esigenze del mercato.

Prima di orientarsi verso l’una o l’altra opzione, è buona prassi soppesare i pro e i contro.

Software development in house

Sviluppare un software internamente può essere una strategia efficace, soprattutto quando si tratta di applicazioni meno complesse.

I punti di forza dello sviluppo interno

In linea generale, le motivazioni principali per scegliere uno sviluppo in-house sono:

  1. Presidio completo e integrazione culturale. Affidare il software development alle risorse interne garantisce un controllo totale sul processo di sviluppo, favorendo una maggiore integrazione con la cultura aziendale e una comunicazione più diretta e fluida tra i team.
  2. Sicurezza dei dati. Lo sviluppo interno permette di mantenere elevati standard di sicurezza e privacy, poiché nessuna informazione sensibile viene trasferita all'esterno.
  3. Agilità e adattamento. Un team interno può adattarsi rapidamente ai cambiamenti e alle necessità che emergono durante il progetto, grazie a una collaborazione diretta e una conoscenza approfondita delle dinamiche aziendali.

I contro del software development in house

Ragionando a monte, il primo problema del software development in house è che chi commissiona un progetto all’interno dell’azienda è quasi sempre un esperto di business, non un analista software. Per rendere efficace lo sviluppo interno è necessario che siano presenti tutte le figure professionali richieste, quindi oltre agli sviluppatori anche gli analisti in modo da raccogliere e interpretare correttamente tutte le informazioni necessarie.

A livello di progetto, di processo e di prodotto ci sono diversi punti di attenzione da considerare.

  1. Limitazioni nelle competenze. Anche se un team interno può avere un'ottima conoscenza della cultura aziendale, spesso deve capitalizzare gli investimenti, lavorando su soluzioni caratterizzate da vari gradi di obsolescenza tecnologica. Il che impatta sulla qualità delle competenze specialistiche richieste per incorporare le tecnologie più recenti e per affrontare progetti complessi.
  2. Rischio di sovraccarico. Se l'azienda non dispone di risorse sufficienti per gestire più progetti contemporaneamente, un team interno può facilmente arrivare alla saturazione. Questo può portare a ritardi e a una qualità inferiore del prodotto finale.
  3. Limiti di scalabilità. Adattare rapidamente le risorse a un progetto in crescita può essere sfidante. L'assunzione e la formazione di nuovo personale richiedono tempo e ulteriori investimenti, rendendo difficile rispondere prontamente a un picco della domanda.
  4. Costi elevati. Considerando la necessità di investire in infrastrutture adeguate, strumenti software, reclutamento e formazione di personale specializzato, lo sviluppo interno può rivelarsi dispendioso. Questi costi per le piccole e medie imprese risultano particolarmente alti.
  5. Mancanza di prospettiva. Lavorare sempre all'interno della stessa azienda può ridurre le capacità di visione e di azione, limitando l'accesso a nuove idee e soluzioni più innovative che potrebbero migliorare il progetto. A un team interno manca quella prospettiva più ampia e fresca che un partner esterno può fornire.

CTA-WP_Software di mercato o su misura

Software development in house vs outsourcing: i vantaggi di affidarsi a un partner specializzato

Il valore aggiunto che un partner specializzato può apportare a un progetto di software development non è solo legato a un’esperienza multidimensionale su più tecnologie, architetture e linguaggi di programmazione, ma anche alla sua preparazione su un’ampia varietà di contesti operativi e settoriali.

I punti di forza dello sviluppo in outsourcing

  1. Corretta raccolta dei requisiti tramite metodologia consolidata. Una software house, grazie all’esperienza maturata nel tempo, sa mappare i processi di un’azienda, identificare e comprendere anche tutte le esigenze più critiche, valorizzando al contempo tutti i processi aziendali. Utilizzando metodologie consolidate e strutturate per raccogliere e mappare i requisiti, un partner esperto sa applicare pratiche come il framework Scrum per definire nel dettaglio le user story e garantire un allineamento costante tra le aspettative aziendali e il risultato finale.
  2. Competenze specializzate e cultura dello sviluppo. Come anticipato, lo sviluppo software richiede competenze che vanno oltre la programmazione. Una software house offre conoscenze che spaziano da raccolta e analisi dei requisiti alla gestione di progetti complessi e delle loro criticità, alla gestione del lavoro, fino alla messa in produzione. Questo know how industrializzato è fondamentale per gestire efficacemente ogni fase del progetto, favorendo anche una transizione fluida e un’adozione di successo del nuovo software da parte del personale.
  3. Esperienza per scegliere le tecnologie giuste. La scelta delle tecnologie più opportune è una delle sfide principali dello sviluppo software. Una software house ha l’esperienza per selezionare soluzioni tecniche che siano adeguate all’azienda, per scegliere soluzioni architetturali e tecnologiche non solo consolidate e certificate, ma anche perfettamente calati nei processi dell’organizzazione. Questo garantisce la stabilità e la scalabilità del software nel tempo, nella piena garanzia di ottenere un supporto completo.
  4. Strumenti di testing avanzati. Il testing è un altro fattore essenziale nello sviluppo software. Unit test, System test e Integration test assicurano una copertura completa di tutto lo spettro applicativo, riducendo il rischio di bug. Questo approccio migliora significativamente la qualità del codice e, di conseguenza, del prodotto finale. Le software house dispongono di strumenti avanzati di testing e di diagnostica come, ad esempio, SonarQube. Questa piattaforma open source, sviluppata da SonarSource, ispeziona continuamente la qualità del codice, eseguendo revisioni automatiche per rilevare bug e code smell su ben 29 linguaggi di programmazione.
  5. Approccio incentrato sulle persone. Dalla gestione della programmazione alla gestione della relazione, un partner ha perfettamente contezza che il successo di un’applicazione è determinato dall’uso che ne fanno le persone. Per questo motivo presta molta attenzione non solo a tutti gli aspetti legati alla UX, ma ha definito un approccio strutturato per gestire i tempi e i modi della transizione applicativa degli utenti, garantendo il supporto di un help desk e servizi di change management e assistenza prima e dopo il rilascio e l’implementazione.

 

 

I contro del software development in outsourcing

La scelta del partner giusto non è solo una questione di competenza tecnica. Lavorare con un provider che non è stato selezionato con la dovuta attenzione può compromettere la qualità del lavoro e del risultato, trasformando un'idea promettente in un prodotto finale deludente.

Il successo di un progetto di software development dipende anche da una grande capacità di dialogo. L’outsourcer deve tenere sempre aperta una linea di comunicazione con il committente. Solo così si possono evitare incomprensioni, ritardi e risultati che non allineano con le esigenze aziendali, assicurando sempre interventi puntuali e tempestivi.

Anche la sicurezza dei dati è un aspetto critico: scegliere un partner che non prioritizzi la protezione delle informazioni può esporre l’azienda a gravi violazioni della privacy.

Software development: i servizi extra che un partner specializzato può offrire

Un partner affidabile non solo offre soluzioni chiavi in mano, nascondendo la complessità dello sviluppo per fornire applicazioni sicure, funzionali e intuitive per tutti gli utenti. Evitando i rischi di lock-in, il codice sviluppato da una software house che offre servizi personalizzati è e rimane del cliente e gira sull’infrastruttura on premise o in cloud del cliente.

Un altro plus che fa la differenza è la massima trasparenza nei contratti (per evitare l’emergere di costi nascosti) e la sua disponibilità di servizi aggiuntivi che traguardano lo sviluppo per garantire continuità operativa e supporto a lungo termine. Vediamone alcuni.

1. Servizi di supporto per il lancio del software

Il lancio di un software è una fase particolarmente critica che può portare a problemi imprevisti. Un classico esempio è il verificarsi di un caso limite estremamente inusuale, che non sia stato preso in considerazione nella configurazione del software, con il risultato di bloccare il sistema.

Per ovviare a questa eventualità, un partner specializzato può offrire supporto durante la fase di go-live, garantendo l’intervento dedicato di un tecnico senior esperto che durante le prime fasi di utilizzo del software si occupa di risolvere qualsiasi tipo di problema potrebbe emergere. Questo riduce il rischio di blocchi operativi, favorendo un’adozione fluida sin dai primi giorni della delivery.

2. Servizi aggiuntivi di supporto post-lancio

La possibile necessità di supporto, tuttavia, non termina con il lancio del software. Una software house dovrebbe offrire un servizio di help desk di primo e secondo livello.

Inoltre, per garantire che il software continui a funzionare al meglio nel tempo è importante che vi siano formule di servizio post lancio di:

  • monitoraggio dell’applicazione e delle infrastrutture su cui gira l’applicazione
  • manutenzione a carattere predittivo e prescrittivo

L’impiego di strumenti avanzati come Zabbix permette a un partner specializzato di monitorare l’infrastruttura IT, prevenire problemi grazie all’analisi predittiva e intervenire tempestivamente in caso di anomalie, assicurando che il sistema rimanga performante anche con l’evoluzione dell’ambiente aziendale.

3. Servizi sistemistici

Un ulteriore plus è l’assistenza sistemistica, sia on premise che in cloud, che garantisce il corretto funzionamento dei sistemi nel tempo.

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