Nell’IT Service Manager la capacità di prevenire, rilevare, rispondere e riprendersi rapidamente da problematiche e interruzioni di servizio senza compromettere la continuità operativa e gli obiettivi di business è assolutamente cruciale. Questa capacità si definisce resilienza.

Per resilienza si intende non solo la capacità di un sistema di "non rompersi", ma la sua velocità di ripristino del servizio in seguito a un'interruzione (incident) o a un degrado (problem), minimizzando l'impatto sul business. Per raggiungere questa resilienza, è fondamentale avere una visione olistica e in tempo reale dell'intera infrastruttura e dei servizi erogati.
Per garantire la resilienza esistono due approcci:
- affidarsi a strumenti diversi per gestire l'help desk, l'inventario e il monitoraggio, creando silos di dati che ostacolano una gestione fluida, facendo aumentare i costi di gestione;
- oppure affidarsi a ecosistemi veri e propri che funzionano bene ma che spesso non si adattano bene all’operatività aziendale e con cui, quindi, molto spesso è necessario scendere a compromessi
Criticità dell'approccio 1: IT Service Management con strumenti disgiunti (i silos di dati)
L'approccio basato su strumenti diversi per help desk, inventario e monitoraggio per gestire l’IT Service Management (il "silo approach") ha delle criticità importanti da non sottovalutare.
- Ostacolo alla risoluzione rapida (resilienza compromessa). Quando un tecnico riceve una segnalazione nell'help desk ma deve poi consultare un sistema di inventario separato (es. un foglio Excel o un altro database) per conoscere la configurazione del C.I. (Configuration Item) e un sistema di monitoraggio per vedere i dati in tempo reale, i tempi di diagnosi e risoluzione si allungano drammaticamente. La "Mean Time To Resolution" (MTTR) aumenta, e con essa l'impatto del disservizio sul business.
- Incoerenza dei dati e attività a basso valore aggiunto. I dati di inventario (CMDB/Asset Management) e le informazioni sugli incidenti spesso non sono sincronizzati, richiedendo un lavoro manuale per correlare le informazioni. Questo non solo aumenta i costi operativi, ma introduce anche il rischio di errori umani.
- Costi elevati (Total Cost of Ownership). Sebbene si possano usare singoli strumenti gratuiti o economici, la necessità di sviluppare e mantenere integrazioni custom, acquistare licenze per connettori e formare personale su interfacce multiple fa lievitare i costi di gestione complessivi.
Criticità dell'approccio 2: IT Service Management con ecosistemi proprietari (la rigidità e i costi)
L'adozione di un ecosistema proprietario per gestire l’IT Service Management (come una singola suite commerciale completa) risolve il problema dei silos, ma ne introduce altri:
- Scarsa adattabilità e compromessi: Queste suite sono spesso concepite con una logica "taglia unica". Hanno processi e flussi di lavoro predefiniti, spesso basati su interpretazioni rigide di framework come l'ITIL. Se un'azienda ha esigenze operative specifiche (es. un particolare flusso di approvazione, un'integrazione legacy) che non si allineano perfettamente con la suite, è costretta a "scendere a compromessi" modificando i propri processi di business per adattarsi allo strumento.
- Lock-in del fornitore: L'investimento in formazione, customizzazione e dati rende estremamente difficile e costoso migrare ad altre soluzioni, vincolando l'azienda al fornitore (vendor lock-in).
- Costi considerevoli: Questi sistemi portano a ingenti costi di licenza, di avvio e di gestione. Questi costi spesso includono licenze per utente/agente, moduli aggiuntivi, costi di implementazione obbligatori da parte del vendor e canoni annuali elevati, rendendoli inaccessibili per PMI o per organizzazioni con budget limitati.
Come un IT Service Management Open Source risolve i problemi?
L’adozione di un IT Service Management Open Source risolve molte criticità sopraindicate:
- Zero costi di licenza. Essendo soluzioni Open Source con licenza come la GPL, si eliminano i canoni annuali e i costi per utente/agente.
- Maggiore efficienza. I processi manuali vengono ridotti al minimo. La creazione automatica dei ticket e l'accesso diretto alle informazioni degli asset liberano i tecnici, permettendo loro di concentrarsi sulla risoluzione dei problemi anziché sulla raccolta di dati.
- Investimento concentrato. I costi si spostano dall'acquisto di licenze proprietarie all'investimento in competenze umane (formazione, sviluppo di integrazioni custom, manutenzione interna) che rimangono un patrimonio aziendale.
- Adattabilità senza compromessi. L'azienda può personalizzare ogni aspetto (flussi, interfacce, report) per adattarsi perfettamente alle proprie esigenze di business, senza dover snaturare i propri processi.
- Visibilità completa. L'ITSM non è più un puzzle di dati disconnessi. L'integrazione offre una visione d'insieme, collegando un evento di monitoraggio a un ticket e a uno specifico asset.
L’efficacia di un IT Service Manager Open Source basato su OTRS, GLPI e Zabbix
Grazie all’integrazione di OTRS, GLPI e Zabbix è possibile costruire una suite ITSM open source potente e completa, in cui ogni strumento contribuisce a creare un ecosistema estremamente efficace.
| Strumento | Funzione Principale | Ruolo |
| OTRS | Help Desk & Service Desk (Gestione Incidenti, Richieste di Servizio, Problem Management) | Il coordinatore del servizio clienti |
| GLPI | IT Asset Management (ITAM) / CMDB (Inventario hardware/software, gestione contratti, licenze) | La mappa del patrimonio aziendale |
| Zabbix | Monitoraggio di Rete e Applicazioni (Performance, Disponibilità, Alerting) | Gli occhi e le orecchie dell'infrastruttura |
OTRS: Il cuore pulsante del servizio clienti.
OTRS Znuny è un sistema di ticketing e service desk. È qui che gli alert generati da Zabbix si trasformano in ticket gestibili. OTRS diventa il punto di contatto centrale per la gestione delle richieste SPOC – Single Point Of Contact), siano esse segnalazioni automatiche o richieste dirette degli utenti.
- Essendo un sistema di ticketing open source, modulare e altamente configurabile, è pensato per orchestrare flussi di lavoro ITSM e customer care in ambienti enterprise.
- Basato su un motore Perl robusto e performante, estende la flessibilità con patch community-driven e supporto LTS nel caso di Znuny.
- Il framework consente la gestione granulare di code, SLA, gruppi e ruoli, con automazioni basate su eventi e condizioni.
- L’interfaccia web è responsive e multi-tenant, con supporto nativo per ACL, notifiche push e template dinamici. OTRS si integra via REST API e Web Services con CMDB, CRM e strumenti di monitoring.
- Il sistema di audit trail garantisce tracciabilità completa e compliance normativa.
- La gestione della knowledge base è nativa, con articoli categorizzati e suggerimenti automatici.
- Supporta escalation, assegnazioni intelligenti e reporting avanzato.
OTRS Znuny è il middleware operativo tra cliente e infrastruttura, dove ogni richiesta diventa processo.
GLPI: La mappa del patrimonio aziendale.
GLPI è la base di dati per la gestione dell'inventario e degli asset. Funziona come una Configuration Management Database (CMDB), mantenendo una registrazione dettagliata di tutti gli asset hardware e software. È lo strumento che risponde alla domanda "cosa abbiamo e dov'è?".
- GLPI è una soluzione open source ITAM/ITSM full-stack, è progettata per la gestione centralizzata dell’inventario hardware/software, dei processi di supporto e della governance IT.
- Basato su stack PHP/MySQL, offre discovery automatica tramite agenti FusionInventory o OCS, con normalizzazione e deduplicazione degli asset.
- Il modulo CMDB consente inoltre la correlazione tra elementi, relazioni di dipendenza e impatti operativi.
- La gestione dei contratti, licenze e documentazione è strutturata e auditabile. Supporta multi-tenant, ruoli granulari e autenticazione federata (LDAP, SSO). Le dashboard offrono KPI, reportistica e viste dinamiche per il controllo strategico.
- Ecosistema di plugin che estende le funzionalità verso backup, patch management e orchestrazione.
GLPI è il cockpit operativo per il controllo del ciclo di vita degli asset IT, dalla provisioning alla dismissione.
Zabbix: Gli occhi e le orecchie dell'infrastruttura.
Zabbix è il motore del monitoraggio. Non solo tiene d'occhio server, rete e applicazioni, ma è in grado di rilevare proattivamente anomalie e malfunzionamenti. La sua forza risiede nella capacità di generare alert precisi al verificarsi di un evento critico.
- Da un punto di vista tecnico, Zabbix è una piattaforma di monitoring enterprise-grade, agent-based e agentless, progettata per garantire visibilità end-to-end su ambienti IT eterogenei. Supporta discovery automatica, raccolta metrica multi-protocollo (SNMP, IPMI, JMX, HTTP, etc.) e analisi predittiva tramite trigger avanzati.
- Il motore di alerting è completamente customizzabile, con notifiche multicanale e escalation basata su regole.
- L’architettura è scalabile e modulare, con proxy distribuiti per ambienti geo-ridondati. Il backend è basato su database relazionali (MySQL, PostgreSQL, etc.) e integra meccanismi di caching per prestazioni ottimizzate.
- La dashboard web è responsive e offre visualizzazioni dinamiche tramite grafici, mappe e screens.
- Zabbix consente il monitoraggio di SLA, capacity planning e anomaly detection.
- L’integrazione con sistemi esterni è garantita via API RESTful e webhook.
In sintesi, Zabbix è il sistema nervoso centrale per il controllo proattivo dell’infrastruttura IT.
La vera forza dell’IT Service Management secondo Make IT: l'integrazione coesa
La potenza non risiede nei singoli strumenti, ma nell'integrazione che li trasforma in un ecosistema coeso (dalla rilevazione alla risoluzione):
- Zabbix → OTRS: Se Zabbix rileva un guasto critico (es. un server offline), genera automaticamente un ticket di Incident in OTRS. Questo automatismo elimina il tempo di reazione dell'operatore, riducendo l'MTTR.
- OTRS ↔ GLPI: Quando si lavora sul ticket in OTRS, il tecnico può accedere direttamente al C.I. (server, router, applicazione) correlato in GLPI. Qui trova l'inventario aggiornato, la storia delle manutenzioni e la licenza. Questa visibilità immediata è cruciale per la diagnosi rapida.
- GLPI → OTRS (Impact Analysis): Poiché GLPI funge da CMDB, l'integrazione permette al tecnico di OTRS di valutare immediatamente quali servizi e quali utenti sono impattati dal C.I. guasto, consentendo una prioritizzazione più efficace e una migliore comunicazione con l'utente (Service Level Management).
In conclusione, l'integrazione di Zabbix, OTRS e GLPI dimostra che gli strumenti open source, se combinati strategicamente, possono superare le soluzioni proprietarie, creando una suite di IT Service Management robusta, flessibile e potente, completamente adattabile alle esigenze specifiche di ogni organizzazione.
L’unione di questi strumenti permette di ottenere la massima resilienza grazie a una visione unificata e automatizzata dei servizi, garantendo al contempo un controllo completo sui costi e la flessibilità di adattare la suite esattamente alle esigenze aziendali, superando le limitazioni di entrambi gli approcci tradizionali.
Perchè scegliere l’IT Service Management open source di Make IT?
L'adozione della nostra soluzione ITSM open source offre al business flessibilità, ottimizzazione dei costi e integrazione con strumenti esistenti.
1. Flessibilità e adattabilità modulare
- Soluzione modulare e scalabile. Il nostro ITSM è costruito su una struttura modulare che si adatta perfettamente alle esigenze, garantendo che si configurino solo le funzionalità necessarie.
- Compatibilità multi-piattaforma. Progettato per eccellere in ambienti Linux (la nostra installazione preferenziale), ma configurabile per lavorare in modo altrettanto efficiente anche su infrastrutture Microsoft.
2. Massima valorizzazione degli investimenti esistenti
- Integrazione strategica. Grazie alla sua architettura modulare, possiamo valutare e realizzare l'integrazione con moduli di pari funzionalità già in uso presso il Cliente.
- Rivalorizzazione degli strumenti. Questo approccio ti permette di non scartare i software attuali, ma di integrarli e potenziarli, massimizzando il ritorno sull'investimento degli strumenti esistenti.
3. Implementazione semplice e continuità operativa
- Analisi preliminare mirata. L'installazione è preceduta da una breve ma approfondita analisi, condotta in collaborazione con il Cliente.
- Continuità dei processi. In questa fase, definiamo l'eventuale importazione dello storico dati (ove tecnicamente possibile) e ci assicuriamo il ripristino e la mappatura dei processi operativi già in essere, garantendo una transizione fluida e la minima interruzione del lavoro.
Perchè Make IT è il partner ideale?
Make IT ha una profonda specializzazione nell'ecosistema Open Source per l'IT Service Management. Non si limita a gestire OTRS, GLPI e Zabbix, ma li propone come un ecosistema integrato in alternativa a prodotti più blasonati.
L’esperienza di Make IT, sul mercato dal 2005, focalizzata su un modello ingegneristico basato su qualità del codice e solidità architetturale, è garanzia di competenza.
Make IT ha un’area dedicata ai servizi di IT Service Management che supporta attivamente strumenti come OTRS Znuny, GLPI, OCS Inventory, Zabbix e Moodle.
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